"The process of game-thinking and game mechanics to engage users and solve problems" (Zichermann-Cunningham, Gamification by Design)Se è vero che lo sviluppo delle tecnologie ha mutato il modo di fare branding e adv allora è anche vero che esistono contesti in cui il fare branding rimanda a pratiche tutt'altro che nuove, tecnologiche e digitalizzate, ma ad una delle attività più primitive e naturali dell'uomo: il gioco.
Le iniziative di comunicazione (prevalentemente digitali è vero!) tendono sempre di più a lavorare su aspetti sociali e comunitari, prendendo le distanze dal "We want you!" ma puntando ad attività ricreative che chiamino in causa più persone, messe a confronto e pro-attive verso un comune interesse.
Avevo dato qualche accenno alle dinamiche di co-creation nel mio articolo di qualche giorno fa Co-creation: iniziamo a parlarne!, dove ho voluto solo iniziare una breve introduzione ai processi co-creativi delle realtà aziendali.
Ciò che vorrei suggerire in questo post invece rimanda ad un aspetto a priori delle varie attività di co-creation, ovvero la loro natura fortemente ludica, che le rende così attraenti poiché innescano le pratiche elementari dei giochi e della cooperazione.
Gamification quindi significherà basare le attività di promozione su questa attitudine ludica che è innata nell'essere umano e che lo porta, non solo alla cooperazione ma anche alla volontà di innescare atteggiamenti propositivi e attivi nei confronti delle attività che gli vengono richieste.
Ecco quindi un rapido accenno a ciò che gamification significa. Prossimamente approfondirò l'argomento in entrambe le direzioni, cercando di analizzare meglio le sue radici e osservando le prospettive future di questa pratica aziendale sempre più attiva a diffusa.
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