domenica 12 ottobre 2014

Come dimagrire parlando di Gamification: niente Nike+, basta scriverci su una tesi di laurea!

Come faccio a definire l'origine teorica dei processi di gamification marketing
Sono poi effettivamente dei processi o, come mi piacerebbe davvero dimostrare nella mia tesi di laurea magistrale, sono più che altro delle attitudini che entrano in gioco nel momento in cui si azionano le giuste leve? ...Quali?
E davanti a questi interrogativi che mi tolgono sonno e appetito, fino a che punto è giusto associare il co-creative marketing ai fantomatici "processi" di gamification?

Sto tentando di sviluppare la mia idea spinto da un grandioso spirito pro-attivo: la laurea magistrale! Ho tantissima voglia di laurearmi ma ho altrettanto voglia di indagare per bene questo argomento che mi frulla in testa da un po' e che, in un modo o in un altro mi torna sempre fra i piedi.

Sono tanti gli studi e sono tante le applicazioni, ma a questo punto la domanda vera è: fino a che punto la semiotica e fino a che punto i game studies
E non con questi due mezzi con cosa allora?

Quindi, tra libri, appunti, scartoffie e internet torno a lui, Espen Aarseth, The Narrative Theory of Games che mi riporta ad interrogarmi sulla narratività dei processi che voglio analizzare e a verificare se effettivamente, parlando di co-creation e gamification marketing si stia parlando di narratività o di semplice attitudine al gioco data dall'alto livello di interattività che queste "azioni" presentano.


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